Es gibt ihn tatsächlich den einen Tag im Jahr, an dem ich nicht gerne durch die Stadt Bern fahre. Seit Jahren arbeite ich im Stadtgebiet und auf meinem Arbeitsweg führt fast kein Weg an der
Innenstadt vorbei. An diesem Tag wird die Stadt wunderschön festlich herausgeputzt, es leuchten noch mehr Lichter als sonst, Leute feiern ausgelassen bereits frühmorgens bei Glüh- oder Weisswein,
in den Gassen duftet oder Stinkt es je nach Ansicht nach Zwiebeln. An diesem Tag ist in Bern Zibelemärit.
Der Zibelemärit ist ein Jahrmarkt und Volksfest dessen Hintergrund nicht klar überliefert ist und ein Magnet für Menschen aus der Stadt, aber auch für Besucher und Touristen aus dem restlichen
Inn- und Ausland. Doch so schön und romantisch die Stadt an diesem Herbsttag erscheinen mag, kann ich die Menschenmasse nicht ausstehen. Zudem hasse ich es regelrecht von überall her mit
Plastik-Hämmern auf den Kopf gehauen und mit Konfetti bombardiert zu werden. Vor allem letztere bringt man kaum mehr aus den Haaren und aus der Kleidung. Besonders verachtet habe ich diesen Tag
als ich mit meiner Frau noch Hauswart an unserm damaligen Wohnort im Liebefeld waren, die Konfetti fanden wir noch Wochenlang immer wieder beim Putzen des Treppenhauses und es schien mit den
Dingern fast kein Ende zu nehmen.
Trotz allem kann ich es jeweils nicht sein lassen an diesem Tag einen typischen Zibelechueche (Zwiebelkuchen) zu essen. Schon meine Mutter bereitete an diesem Tag oft einen Zibelechueche zu.
Später kauften wir ihn oft beim Bäcker. Mein liebster Zibelechueche ist aber derjenige meiner Frau. Sie kombiniert ihn jeweils zusätzlich mit einem Käsekuchen, auch aus dem Grund weil unsere
Kinder den Zibelechueche nicht mögen.
Im heutigen Beitrag stelle ich Möglichkeiten vor, was aus Zwiebeln an diesem besonderen Tag nebst dem Zibelechueche sonst noch kreiert werden kann.
Esiste un giorno all‘anno in cui non mi piace attraversare la città di Berna. Lavoro in città da anni e, sulla strada per il lavoro, non c‘è quasi modo di aggirare il centro della città. In
questo giorno, la città si veste a festa, ci sono ancora più luci del solito, la gente festeggia esuberante già la mattina presto con vin brulé o vino bianco, le strade odorano o puzzano di
cipolla, a seconda della vostra opinione. In quel giorno a Berna c‘è il mercato della cipolla.
Il mercato della cipolla a Berna è una festa popolare della quale non è stata tramandata l‘origine ed è una calamita per gli abitanti della città, ma anche per visitatori e turisti
provenienti dal resto della Svizzera e dall‘estero. Ma per quanto bella e romantica possa apparire la città in questo giorno d‘autunno, non sopporto la folla. Odio anche essere colpito in testa
con martelli di plastica e bombardato di coriandoli. Soprattutto questi ultimi sono difficili da togliere dai capelli e dai vestiti. Detestavo particolarmente questo giorno quando io e mia moglie
eravamo i portinai della nostra ex casa a Liebefeld. Trovavamo i coriandoli per settimane quando pulivamo le scale e sembrava che non finissero mai.
Nonostante tutto quel giorno non riesco a non mangiare una tipica torta di cipolle. Già mia madre quel giorno preparava spesso una torta di cipolle. Più tardi la compravamo spesso al fornaio.
Ma la mia torta di cipolle preferita è quella di mia moglie. Di solito prepara anche una torta al formaggio, anche perché ai nostri figli non piacciono molto le cipolle.
Nell‘articolo di oggi presenterò, oltre alla torta di cipolle, anche altri modi per creare prelibatezze con le cipolle.
zwiebelkuchen - torta alle cipolle
Es braucht jeweils sehr viel Überzeugungskraft meinerseits um meiner Frau beizubringen, dass ich ihr Zwiebelkuchen mehr mag als denjenigen der Bäckerei. Sie bevorzugt denjenigen der Bäckerei,
doch ich bin der Meinung, dass selbstgemacht einfach besser schmeckt!
So kam es Jahr für Jahr am Tag des Zibelemärits zu Meinungsverschiedenheiten zwischen mir und meiner Frau. Mittlerweile hat die Zeit alles selber geregelt. Der arme Bäcker, den wir sehr
schätzten, nicht nur als Bäcker sondern auch als Menschen, ist leider viel zu früh gestorben. Die Bäckerei im Dorf bleibt seither geschlossen. So fehlt im Dorf seither ein weiterer sozialer
Treffpunkt.
Es bleibt nun nichts anderes übrig als den Zwiebelkuchen selber herzustellen und wenn wir ihn essen denken wir auch immer etwas wehmütig an den verstorbenen Bäcker.
Ci vuole molta convinzione da parte mia per spiegare a mia moglie che la sua torta di cipolle mi piace più di quella del panificio. Lei invece preferisce quella del panificio, ma io sono
sempre del parere che le cose fatte in casa siano più buone!
Così, anno dopo anno, il giorno del mercato della cipolla spesso capitava di fare discussioni abbastanza accese con mia moglie. Nel frattempo, il tempo ha regolato tutto da se. Il povero
panettiere, che apprezzavamo molto, non solo come panettiere ma anche come uomo, purtroppo è morto troppo presto. Il panificio del nostro piccolo paesino da allora è chiuso. Così da allora manca
un altro importante luogo d’incontro.
Ora non resta altro che preparare la torta di cipolle in casa e quando la mangiamo, pensiamo sempre un po‘ malinconicamente anche al povero panettiere scomparso.
emmentaler zwielbelsuppe - zuppa di cipolla
Diese Suppe schaute ich einem meiner Lieblings-TV-Köchen ab. Wie immer passte ich das Rezept an meinen Geschmack an und ersetzte einzelne Zutaten mit dem was sich bei uns auf dem Markt finden
lässt. So entstand im Handumdrehen eine Emmentaler Zwiebelsuppe, die bestimmt auch auf dem Zibelemärit Anklang finden würde.
Das Schöne an diesem Gericht ist, dass die unzähligen Zwiebel-Arten beliebig kombiniert werden können. So ist die Suppe auch wandelbar, mit Frühlingszwiebeln als Hauptbestandteil passt sie auch
in eine andere Jahreszeit. Oder mit roten Tropea-Zwiebeln entsteht plötzlich eine kalabrische Zwiebelsuppe. Der Phantasie sind keine Grenzen gesetzt.
Diese Suppe war auch schon die Vorspeise bei einem herbstlichen Essen mit unseren Freunden als wir mit meiner Frau noch in unserer ersten gemeinsamen Wohnung im Liebefeld wohnten. Unsere Gäste
waren begeistert.
Ho copiato questa zuppa da uno dei miei chef televisivi preferiti. Come sempre ho adattato la ricetta al mio gusto e ho sostituito i singoli ingredienti con quello che si trova sul mercato.
In un batter d‘occhio, ho creato una zuppa di cipolle Emmental che sarebbe stata sicuramente gradita al mercato della cipolla.
Il bello di questo piatto è che gli innumerevoli tipi di cipolla possono essere combinati in qualsiasi modo si voglia. Questo rende la zuppa mutevole, per esempio con delle cipolline fresche
come ingrediente principale, si adatta anche ad un‘altra stagione. Oppure con le cipolle rosse di Tropea, si crea all‘improvviso una zuppa di cipolle calabrese. Non ci sono limiti
all‘immaginazione.
Questa zuppa la cucinai come antipasto per una cena autunnale con i nostri amici quando abitavamo con mia moglie nel nostro primo appartamento a Liebefeld. Ai nostri ospiti è piaciuta
molto.
essigzwiebeln - cipolle sottaceto
Mit Interesse, Freude und etwas Erstaunen stelle ich fest, dass Einmachen von Esswaren momentan sehr im Trend liegt. So lässt sich Essen konservieren und Foodwaste minimieren. Auch meine Mutter
macht oft Gemüse ein, speziell im Herbst, wenn es darum geht die Resten aus dem Schrebergarten zu verwerten. Meine Mutter konserviert ihr Gemüse in der Regel wie in Kalabrien üblich in Öl. Heute
möchte ich allerdings Zwiebeln im Essig konservieren, was besser in den Kontext des Zibelemärits passt.
Dazu verwende ich ein hochaktuelles und hippes Rezept aus einem Buch aus dem Jahr 1958. Es ist interessant zu sehen wie sich Trends auch in der Küche wiederholen, auch wenn die Hintergründe die
dazu führen ganz klar andere sind. Heute ist der ökologische Aspekt der Treiber fürs Einmachen, früher waren es finanzielle oder rein praktische Aspekte, denn 1958 hatte beispielsweise lang nicht
jedermann einen Kühlschrank zu Hause und deswegen musste man Lösungen finden um Essen zu konservieren.
Das erwähnte Buch habe in den Herbstferien in der Wohnung der Grossmutter meiner Frau am Thunersee entdeckt. Dort bestand meine Haupttätigkeit darin, in alten Kochbüchern zu stöbern und machte
mich so auf eine Reise in die Vergangenheit und Tradition der schweizer Küche. Vermutlich bleibt dieses Rezept nicht das letzte welches ich aus den letzten Herbstferien vorstellen werde.
Con interesse, piacere e un po‘ di stupore noto che la conservazione dei cibi è molto di moda al momento. Conservando il cibo si riducono al minimo i rifiuti alimentari. Mia madre conserva
spesso frutta e verdura, soprattutto in autunno, quando vuole usare gli avanzi dell‘orto. Mia madre di solito conserva le sue verdure sott‘olio, come è usuale in Calabria. Oggi, però, voglio
conservare le cipolle sotto aceto, così si inserisce meglio nel contesto del mercato della cipolla.
Io uso una ricetta attualissima e molto hip prasa da un libro del 1958. È interessante vedere come le tendenze si ripetono anche in cucina, pur se in questo caso sono motivi diversi a fare
ritornare la moda. Oggi l‘aspetto ecologico è il fattore trainante della conservazione, in passato era un aspetto finanziario o puramente pratico, perché nel 1958, ad esempio, non tutti avevano
un frigorifero in casa e quindi bisognava trovare soluzioni per conservare gli alimenti.
Ho scoperto il libro di cui vi ho parlato durante le vacanze autunnali nell‘appartamento della nonna di mia moglie sul lago di Thun. La mia attività principale era quella di sfogliare vecchi
libri di cucina e così ho fatto un viaggio nel passato e nella tradizione della cucina svizzera. Probabilmente questa ricetta non sarà l‘ultima che presenterò dai libri letti durante le ultime
vacanze autunnali.
zwiebel omelette - frittata di cipolle
Oft kam es in den Sommerferien in Kalabrien vor, dass wir von unseren Nachbarn, die teilweise ausserhalb des Dorfes Land besitzen, Esswaren bekamen. Mal Gemüse, Mal Eier, Mal Früchte oder gar
Wurstwaren oder ein Huhn. Meine Grossmutter wusste immer etwas damit anzufangen und schaffte es aus wenigen Zutaten grossartiges zu kreieren, was vermutlich jeweils auch auf die Frische der
Produkte zurückzuführen war.
Aus frischen Zwiebeln und Eiern wünschte sich mein Vater jeweils eine Omelette - die Frittata. Als Kind war es nicht gerade meine Lieblingsvariante der Frittata. Die Zwiebeln werden beim Anbraten
weich und süss. Mit der Beigabe von Käse entsteht fast der Geschmack eines süss-sauren Gerichtes. Diese Geschmacksrichtung die als Kind schwer einzuordnen war, liebe ich heute.
Durante le vacanze estive in Calabria ci capitava spesso di ricevere cibo dai nostri vicini, che in parte possiedono terreni al di fuori del paese. A volte verdure, a volte uova, a volte
frutta o anche salsicce o una gallina. Mia nonna sapeva sempre cosa farne e riusciva a creare cose buonissime con pochi ingredienti, probabilmente anche grazie alla freschezza dei
prodotti.
Mio padre quando arrivavano le cipolle spesso desiderava una frittata. Da bambino, non era esattamente la mia versione preferita della frittata. Le cipolle diventano morbide e dolci quando si
friggono. Quando poi si aggiunge il formaggio, ha quasi il sapore di un piatto agrodolce. Questo sapore, difficile da classificare da bambino, oggi lo adoro.